Fiano

Il sole, i giardini e il laghetto. Tutto molto bello. Alcuni alberi sono già ingialliti, ma sembra una giornata di primavera. Tanta gente a prendere il sole. Certo che ce n’è di gente strana. Tutte queste persone, al sole, a chiacchierare o leggere, a giocare col fresbee, a portare i bambini sulle giostre, siamo tutti qui insieme eppure non ci conosciamo. Le coppie sono strane, ci sono quelle che sembrano uscite dalla carica dei 101: maschio e donna uguali uguali, stesso look, stesso sguardo in faccia. Quello punkettone sta con la tipa tutta piena di piercing e coi vestiti strappati; quello tamarro c’ha la tipa vestita con gli stivali, truccata in maniera esagerata e una minigonna che se veniva nuda, faceva più bella figura…

Io me ne sto al sole, guardo i ragazzi giocare, se mi tirano il fresbee in testa mi incazzo, gli fo una partaccia. Ancora no, ancora no, ancora no… via forse son più bravi di quello che sembr… ecco! “Scusi signora” ma vaffanculo te e il signora!

Vabbè almeno hanno smesso di giocare.

Via, me ne vado… esplorazione del parco cittadino costruito da aristocratici per la plebe, fatto. Non è un gran che comunque, è più bello quello di casa mia: costruito da aristocratici per se stessi e poi espropriato dai proletari… vabbè, donato al comune. Fa niente è più bello il mio. Questo è più grande, qui in questo fazzoletto di terra ci starebbero riunite centinaia di persone e avrebbero preso solo una piccola parte del parco… Non è un buon posto per una manifestazione.

Ma ti pare che devi essere sempre inquieta, tutti qui a rilassarsi e te che ti innervosisci.

Stasera vado a cena fuori, però mi apro una bottiglia di vino lo stesso. È un fiano, è bianco, è fresco, è leggero. Se inizio ora poi a cena che faccio? Mi prendo un bicchiere di vino, così mi sbronzo.

Da sola?

Con l’oste! Che ci sta a fare l’oste, sennò…

Buttiamo via questi 30 euro.

Questa voce è stata pubblicata in General e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.